Un elaborato, una relazione, un articolo, una tesi deve avere una struttura.
Titolo
Indice
Abstract
Introduzione
Capitolo
- paragrafo
paragrafo
….
…..
Conclusione
Bibliografia
Allegati
E’ necessario stilare una scaletta degli argomenti che si vogliono trattare. I vari punti formeranno i capitoli, che a loro volta saranno suddivisi in paragrafi.
L’Indice Permette a chi legge di vedere, con una sola occhiata, in che modo avete trattato l’argomento. E’ importante che comunichi correttamente il lavoro svolto.
L’abstract non è richiesto per la tesi, ma invece è uno strumento molto importante. Fare l’abstract serve per descrivere in poche parole qual’è la domanda della ricerca e quali sono le conclusioni, qual’è il metodo di ricerca utilizzato. Nei sistemi di recupero delle informazioni l’abstract è importante perchè contiene le parole chiave del tema trattato.
L’introduzione introduce il lettore (la commissione di tesi) all’argomento. Indica qual’è la vostra domanda di ricerca e spiega come questa viene trattata nei capitoli che seguiranno. L’introduzione serve per creare un’aspettativa per la lettura.
Capitoli e paragrafi devono essere equilibrati (un capitolo con 10 paragrafi e un capitolo con due paragrafi non va bene. Ogni capitolo deve trattare un punto importante dell’argomento.
La conclusione è importante. Qui c’è la risposta alla domanda di ricerca.
La bibliografia deve essere ben costruita e contenere i capisaldi della letteratura scientifica sull’argomento. Al docente basta un’occhiata per comprendere su quali fonti si è basato il lavoro svolto. E’ una carta da visita importante, se è fatta male può penalizzare la votazione finale.
Sull’argomento consiglio un manualetto, disponibile nel catalogo e scritto in modo chiaro:
Tesi di laurea con computer e internet : strumenti, tecniche e fonti per elaborare relazioni, ricerche, tesi e tesine / Virginio B. Sala. Milano, Apogeo, 2009.
Qualcuno mi aiuti non riesco a scrivere un articolo sul blog, ma solo commenti che forse nessuno leggerà! ho scaricato il software Cimaps, ma non riesco a fare le frecce: quando le faccio, seguendo le istruzioni mi si formano delle caselle in più e non so che farci: il programma non sembra essere sotto il mio controllo, ma agisce di testa sua! aiuto! aiuto! sono Barbara del gruppo fiabe in Garfagnana.
Cara Barbara,
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Stefania
Ciao Barbara, anch’io ho avuto il tuo stesso problema con cmaps: ho eluso il problema scaricando freemind. La grafica è meno carina, ma è molto più semplice da utilizzare.
Come scrivere la bibliografia
Per una monografia scriveremo: l’autore (cognome e iniziale del nome puntato), il titolo (in corsivo), l’editore, il luogo di pubblicazione, l’anno di pubblicazione.
Es.: Adorno A., Scritti sociologici, Einaudi, Torino 1976.
Per un articolo di una rivista scriveremo: l’autore dell’articolo (come sopra), il titolo dell’articolo, ‘in’ + titolo della rivista in corsivo (qui non riesco a fare il corsivo), numero della rivista, anno della rivista, pagine contenenti l’articolo.
Es.: Basso L., Capitalismo monopolistico e strategia operaia, in Problemi del socialismo, 8, 1962, pp. 585-612
Questo è solo un modo di scrivere le bibliografie, perciò se qualcuno volesse suggerirne un altro, è il benvenuto. L’importante è che alla fine ci mettiamo d’accordo per farle tutte nella stessa maniera, in modo che Stefania possa unire i nostri lavori in un unico.