Media & Information Literacy: guide per la didattica

Riporto, una traduzione maldestra del sito, dove è disponibile Our Space: Being a Responsible Citizen of the Digital World. Un casebook per gli insegnanti e non solo, frutto di un progetto che vede coinvolti Henry Jenkins e Howard Gardner sul fronte delle competenze digitali.

Sul sito è possibile scaricare l’introduzione, le FAQ, la Road Map in pdf oppure tutto il documento completo
Oggi i nuovi media sono entrati a far parte della vita quotidiana dei giovani e non solo. Attraverso computer, telefoni cellulari e altri dispositivi portatili,si può partecipare a social network come Facebook, usare giochi multi-player, utilizzare fonti di informazione on-line, e condividere video, storie, musica e opere d’arte che hanno creato. Tramite queste attività possono essere acquisite molte competenze importanti ma al tempo stesso possono esserci anche dei rischi. E’ molto importante quindi, per i giovani, sapere come diventare “cittadini” consapevoli su Internet in modo etico e socialmente responsabile

In questo spazio sono disponibili un insieme di materiali didattici per incoraggiare gli studenti delle scuole superiori a riflettere sulle dimensioni etiche della loro partecipazione nei nuovi ambienti multimediali.

Attraverso giochi di ruolo attività e gli esercizi di riflessione, gli studenti sono invitati a prendere in considerazione le responsabilità etiche delle altre persone, e del proprio comportamento on-line.

Gli argomenti riguardano cinque temi centrali molto importanti:

identità,

privacy,

autorialità e proprietà,

credibilità,

partecipazione.

Tutto il sito è molto interessante e vi si trovano molte altre cose utili.

Questo spazio è stato co-sviluppato da Project New Media Literacies (iniziato al MIT e ora passato alla University of Southern California Annenberg School for Communications e giornalismo) e il The GoodPlay Project (Harvard Graduate School of Education). Questa collaborazione è nata da un interesse comune nel promuovere pensiero etico e consapevole tra i giovani e le loro competenze dei nuovi media. Per saperne di più sulla collaborazione del progetto vedere il link “come ci siamo arrivati​​,” di Henry Jenkins e Howard Gardner. L’intervista, molto interessante, è disponibile nella traduzione italiana , in due parti, curata da Virginio B. Sala sul blog Via Cartesio.

Risorse allegate

Confronting the Challenges of Participatory Culture: Media Education for the 21st Century (Jenkins et al., 2006)

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L’altra guida didattica che voglio segnalare è : Digital & media literacy education scritta da Maria Ranieri, a cura del CESIE (Centro Studi ed Iniziative Europee nell’ambito del Dipartimento di Cooperazine Europea ed Internazionale) nell’ambito del progetto Virtual Stage Against Violence, finanziato dal Programma DAPHNE III della Commissione Europea. Il progetto coinvolge quattro paesi europei: Austria, Germania, Italia, Romania.

“Il testo, scritto da Maria Ranieri, si focalizza su cinque chiavi tematiche: Partecipazione, Credibilità, Identità, Privacy, Autorialità e Creatività. Ognuna di queste tematiche viene accompagnata da pacchetti formativi contenenti varie attività che gli educatori potranno adottare trasversalmente all’interno dei percorsi didattici con i propri alunni. Durante il Training gli educatori conosceranno e sperimenteranno tra di loro le attività proposte nel Toolkit a seguito del quale porteranno avanti un importante periodo di sperimentazione con gli alunni delle loro classi. Al termine del periodo di sperimentazione tutti i risultati verranno raccolti in una ricerca utile a verificare l’impatto e l’efficacia del Toolkit all’interno dei contesti educativi scolastici e non.”

“L’obiettivo generale è trattare i rischi e le opportunità che i giovani incontrano quando usano i media digitali e la comunicazione online, offrendo degli strumenti cognitivi e creativi per farne un uso appropriato e beneficiare del potenziale positivo per la loro crescita e partecipazione nella sfera pubblica.”

La guida è stata presentata a Palermo il 9 e 10 Settembre 2012 al CESIE, durante un  Training Course rivolto agli educatori provenienti dai quattro paesi partner del progetto

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Vorrei segnalare anche:

Understanding Information Literacy: A Primer by Forest Woody Horton, Jr, pubblicato da UNESCO IFAP nel 20007.

Questa guida è stata concepita come uno strumento di facile consultazione. Si rivolge a decisori politici, dirigenti d’azienda, amministratori della società civile e professionisti, insegnanti e spiega, in maniera semplice, come trovare, recuperare , organizzare, valutare e utilizzare le informazioni in modo efficace, per far fronte alle sfide complesse che la transizione verso una società della conoscenza del XXI secolo richiede.