Secondo giorno di laboratorio.
Bello vedere tutti i gruppi indaffarati, alle prese con quaderni, mappe mentali, con google docs che fa qualche capriccio e tutti in connessione. Ci sono state tante domande che hanno aiutato molto e fanno capire che vi state sporcando le mani sul serio. Brave!
Il lavoro consiste nel definire un argomento che sia maneggevole (trovare il FOCUS) rispetto all’ambito di interesse iniziale. L’utilizzo delle mappe mentali, si è rivelato utile, perchè come avete sperimentato non è un lavoro semplice …ma l’inizio di un processo .. lungo, dove non mancheranno i momenti di sconforto e di gioia.
Risultato: tanti gruppi = tanti argomenti diversi, frutto della rielaborazione di tante mappe che messe una accanto all’altra raccontano il lavoro di limatura che ogni gruppo ha fatto e che è ancora in progress.
L’argomento individuato è stato espresso con un elenco di parole chiave (+ sinonimi, modi di dire, traduzione inglese, singolare, plurale, ecc.)
Ogni gruppo ha individuato il proprio argomento da indagare, ha stilato un primo elenco di parole chiave, ha ripassato l’uso degli “attrezzi del mestiere” (operatori logici, ecc.) e ora è pronto per iniziare la ricerca bibliografica.
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La ricerca è iniziata immaginando che Internet non ci fosse. Aiuto che fare?
Qualcuno ha suggerito di andare in biblioteca e di chiedere oppure cercare fra le “opere di reference ” o “opere di consultazione” (enciclopedie, dizionari specializzati, bibliografie, ecc.) per trovare i primi mattoncini con cui cominciare a costruire la ricerca.
Se durante la consultazione, alcuni testi o autori, si trovano riportati più volte, allora non potranno essere ignorati e la ricerca potrebbe iniziare da queste letture.
Tutte le opere di reference non si leggono in modo lineare dall’inizio alla fine ma si consultano solo le “voci” che interessano. Quale parola del nostro elenco può aiutare a trovare la voce corretta? E in che modo si fa? Lo scorrimento degli indici sarà fondamentale per la ricerca delle voci che interessano. Possiamo sottolineare che per utilizzare questo genere di opere, oltre al contenuto, il testo, è importante saper usare il paratesto, ovvero è importante comprendere il modo in cui le informazioni sono presentate e organizzate.
Durante questa operazione molte delle parole chiave pensate in un primo momento non si sono rivelate utili, ma la ricerca ne ha suggerite delle altre che si aggiungeranno alla lista iniziale.
Per fortuna Internet c’è e come vedremo molte “opere di reference” possono essere usate anche in linea, messe a disposizione in versione elettronica dalla biblioteca. Le “opere di reference” o le “opere di consultazione” quindi si possono trovare in più versioni: nella versione cartacea, o versione elettronica .
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Cosa è disponibile in Biblioteca? Per saperlo è necessario consultare il catalogo in linea.
Occorre però sapere che non tutto ciò che è posseduto è ricercabile attraverso il catalogo in linea. Per esempio la Biblioteca di Lettere, che per la sua storia e la vasta collezione supera un milione di documenti, ha il 70 % delle risorse non ricercabili nel catalogo in linea. Per la consultazione di questo patrimonio è necessario utilizzare i cataloghi cartacei.
Questa informazione è molto importante nel caso, ad esempio, si dovesse svolgere una ricerca storica. Se si consultasse solo il catalogo in linea Unifi si correrebbe il rischio di non trovare molto perchè gran parte delle opere pubblicate prima del 1985-1989 potrebbero non risultare presenti.
Questo discorso è generale e vale per tutte le biblioteche quindi è sempre buona regola controllare le informazioni presenti sul sito della biblioteca che si decide di visitare.
Come si faceva a trovare un certo documento quando Internet non era stato ancora inventato? Si interrogavano i cataloghi cartacei delle singole biblioteche che si pensava potessero possedere quel documento. Ancora oggi è possibile consultare i cataloghi stampati delle biblioteche più importanti che le altre biblioteche acquistano e mettono a disposizione del proprio pubblico proprio a questo scopo.
Per farsi un’idea basta andare in Sala rari, al primo piano della Biblioteca di Lettere, e consultare i libroni del catalogo della British Library o tanti altri cataloghi che sono presenti. Superato il primo momento d’imbarazzo che gli arredi della sala suscitano, potete chiedere o curiosare sugli scaffali e vi troverete la chiave per l’accesso a tantissime altre informazioni (repertori specializzati, bibliografie, ecc.).
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Generalmente la ricerca inizia dal catalogo in linea del proprio ateneo. Il catologo è chiamato anche OPAC (Online Public Access Catalogue) e i due termini sono utilizzati indistintamente.
Nel caso in cui si sia già in possesso di una lista di titoli è possibile vedere se la biblioteca li possiede per prenderli in prestito o in lettura. Se i titoli cercati non ci sono si possono richiedere facilmente attraverso il servizio di prestito interbibliotecario a cui si accede direttamente compilando il modulo in linea.
Per accedere al modulo è necessario seguire questa procedura: andare nel catalogo http://www.opac.unifi.it e autenticarsi (vedi in alto a sinistra) con la propria matricola e password, dopo di che il sistema avverte che “sei autenticato” e cliccando su scheda utente si entra nella propria scheda personale.
Occorre cliccare sulla sigla ILL (Interlibrary loan) e selezionare la biblioteca di riferimento perchè appaia il modulo che, secondo si tratti di un articolo o di una monografia, deve essere compilato con cura in tutte le sue parti. L’Ufficio dedicato riceverà la richiesta e il sistema provvederà a informare sulle fasi del servizio tramite l’nvio di posta elettronica e vi avvertirà quando andare a ritirare il documento. Nelle biblioteche dell’Università di Firenze il servizio di prestito interbibliotecario è centralizzato, significa che per ogni biblioteca d’area c’è un unico punto di servizio, che di solito si trova nella biblioteca più grande. Questa scelta organizzativa serve ad offrire un servizio efficiente e qualificato sia ai propri utenti che alle altre biblioteche che ne fanno richiesta per i loro utenti.
E’ utile sapere che il servizio non ha confini geografici ed è possibile far arrivare un documento anche da molto lontano inoltre con la stessa procedura è possibile ottenere gratuitamente la copia elettronica degli articoli pubblicati in riviste possedute dalle biblioteche esclusivamente in formato cartaceo.
Oltre al prestito interbibliotecario, dalla scheda utete è possibile accedere anche ad altri servizi in linea:
– prenotare i libri che risultano in prestito così che, quando rientrano in bilioteca, automaticamente il sistema invia un messaggio di posta elettronica per avvertire l’utente che il documento è rientrato e per tre giorni rimane a sua disposizione per essere ritirato.
– prorogare le scadenze dei prestiti fino ad un massimo di tre volte (vedi il regolamento), ma nel caso che sul documento richiesto sia presente una prenotazione, il rinnovo non può essere effettuato. Se il documento viene riportato in ritardo il sistema attiva un blocco e l’utente non può più prendere in prestito libri per un periodo pari al ritardo della consegna.
– attivare una richiesta di Alert per essere avvertiti delle nuove acquisizioni presenti nel catalogo corrispondenti ad una parola chiave indicata.
– fare una richiesta di acquisto motivata che sarà valutata e a cui sarà in ogni caso data una risposta.
– salvare le proprie ricerche
– disporre di uno scaffale elettronico dove salvare e organizzare i documenti.
In ogni singola biblioteca del Sistema Bibliotecario d’Ateneo sono disponibili altri servizi:
- lettura e consultazione in sede;
- accesso ad Internet;
- prestito;
- prestito interbibliotecario e fornitura copie;
- riproduzioni;
- informazione bibliografica e assistenza nella ricerca;
- consultazione tesi;
- consultazione materiali antichi, rari o di pregio;
- servizi per i disabili.
Alcuni di questi servizi sono presenti in tutti i punti di servizio, altri invece sono centralizzati in ogni biblioteca d’area.
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Ricerca nel catalogo
Nel caso invece in cui non si hanno informazioni sull’argomento è possibile interrogare il catalogo per vedere cosa è disponibile. Che tipi di ricerca si possono fare nel catalogo?
Ricerca per parola chiave: Si può interrogare utilizzando le parole chiave e affinare la sintassi con l’uso degli operatori logici (and, or, not, near, ?, *, “frase”) per ottenere risultati che soddisfino la ricerca. Che succede in questo caso? Come risultato il sistema recupererà i records che contengono le parole chiave in base alle istruzioni date.
Esempi:
riforma and scuola = 119 risultati
riforma and scuola and Gelmini = 2 risultati
“riforma scolastica”= 7 risultati
Parole= scuola riform? ADJ; = 19 risultati (voce di soggetto scuola. riforma)
Parole= scuola riform?; = 140 risultati
Parole= scuola riforma; = 119 risultati
Parole= scuola riforme; = 17 risultati
Ricerca per scorrimento di liste: questa ricerca consiste nalla possibilità di scorrere gli elenchi, in ordine alfabetico, dei termini contenuti nei vari campi dal punto in cui si sceglie. (si compie l’azione di sfogliare) Questa modalità è indicata nei vari cataloghi con termini diversi : liste, elenco, scorrimento, browse.
E’ possibile vedere la lista ordinata degli autori presenti nel catalogo, per ordine alfabetico, a cominciare dal cognome scelto, nell’esempio: Peruzzi
Ugualmente si potrà consultare tutte le liste disponibili che corrispondono, grosso modo, ai campi principali del record: prima parte del titolo, soggetto, DDC, ecc.
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